GT | Presentata la nuova Ferrari 296 GT3

2022-08-05 06:36:21 By : Ms. Joy Chan

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Oggi, nella sede della 24 ore di Spa, la più grande gara GT3 del mondo, Ferrari presenta ufficialmente la sua arma per le competizioni GT del futuro: la nuova 296 GT3.

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Ferrari Competizioni GT ha progettato interamente la 296, fianco a fianco alla nuova Le Mans Hypercar dal team guidato da Ferdinando Cannizzo. La vettura sarà assemblata nella fabbrica ORECA di Signes, e non più da Michelotto.

La nuova Ferrari 296 GT3 è dotata dello stesso motore F163 della 296 GTB stradale, ma senza il sistema ibrido. Resta comunque il potente V6 biturbo da 3 litri con un angolo delle bancate di 120°, e i turbo all’interno della V come nei motori di F1 dei primi anni ’80. Il nuovo motore è più leggero e compatto, e ha un baricentro più basso.

La 296 non eredita componenti dalla 488 o dalla 458, ed e i progettisti di Competizioni GT l’hanno pensata per essere modulare e facile da smontare e riassemblare. Per sostituire il motore adesso servono 45 minuti contro le quasi 4 ore delle 488. L’intero corpo vettura si suddivide in tre parti, con le clip frontali e posteriori smontabili in pochi secondi come nei prototipi.

Il debutto competitivo è previsto alla 24 ore di Daytona 2023 in GTD-PRO e GTD. Il primo telaio sarà consegnato a Cetilar Racing. La vettura potrà correre nel GT World Challenge, in IMSA e anche nel WEC dal 2024, e sarà al via della 24 ore di Le Mans 2024, sostituendo la 488 GTE.

Le performance in pista devono essere accompagnate necessariamente dall’affidabilità, tanto della vettura quanto dei singoli elementi che la compongono. Tanto il motore, quanto il telaio ed ogni componente della 296 GT3 devono soddisfare i più rigidi criteri di analisi di resistenza all’affaticamento e allo stress di utilizzo.

Per raggiungere gli standard elevatissimi imposti da Ferrari, la 296 GT3 è stata sottoposta a lunghe ed intense sessioni di simulazioni, attraverso i più avanzati sistemi dinamici tanto per il propulsore quanto per lo chassis.

Oltre al minuzioso controllo qualità che viene effettuato direttamente presso i fornitori, la 296 GT3 è stata protagonista di numerosi collaudi sui circuiti più esigenti d’Europa, affidata alle sollecitazioni dei piloti ufficiali di Ferrari Competizioni GT per verificare la resistenza della vettura e di ogni sua parte. L’affidabilità, infatti, è una delle caratteristiche distintive di Ferrari nel mondo delle competizioni GT3 e non solo.

La 296 GT3 segna il ritorno in pista di una Ferrari equipaggiata con un propulsore 6 cilindri anche se, in osservanza dei regolamenti tecnici, non è dotata dell’unità elettrica che invece caratterizza la 296 GTB. Per il motore termico V6 della 296 GT3, che deriva da quello della gemella stradale, si è optato per l’introduzione della configurazione a ‘V’ da 120° con combustioni equispaziate, nonché il posizionamento dei turbo all’interno della ‘V’: ciò, oltre ad apportare significativi benefici in termini di compattezza e riduzione di massa, favorisce il raggiungimento di elevatissimi livelli di potenza.

I turbo, simmetrici e controrotanti, sfruttano un’architettura monoscroll; le soluzioni tecniche adottate hanno ridotto del 5% il diametro della ruota compressore e dell’11% quello della ruota turbina rispetto ad analoghe applicazioni V8, consentendo di minimizzare il time to boost, per un’erogazione istantanea della potenza.

Tutta la fluidodinamica interna del motore e le componenti specifiche adottate per la versione da pista del propulsore sono state studiate e messe a punto dagli ingegneri di Ferrari e dai suoi partner per garantire prestazioni, affidabilità e guidabilità senza compromessi, da sfruttare sia nelle gare “Sprint” che in quelle “Endurance”. Proprio per questa tipologia di competizioni, sono stati adottati tutti gli accorgimenti utili a limitare in maniera significativa i consumi, senza sacrificare le performance, per consentire una maggior flessibilità nelle strategie di gara, e ridurre i tempi di intervento. L’alternatore, ad esempio, è attaccato al cambio, per migliorare la compattezza e la rigidità dell’insieme e rendere più agevole l’accesso dei tecnici.

Rispetto alla controparte stradale, la 296 GT3 si caratterizza per un passo allungato, all’interno dei limiti consentiti dal regolamento, per un disegno della sospensione inedito rispetto alla 488 GT3, con cinematiche e strutture dedicate.

I doppi bracci oscillanti, tanto nel gruppo anteriore, quanto in quello posteriore, sono progettati per offrire il massimo supporto in termini di aderenza anche alle alte velocità, limitando al massimo lo stress sugli pneumatici, a vantaggio della durata delle coperture, delle prestazioni e dell’affidabilità della vettura. Le sospensioni, così come le barre antirollio, offrono il più ampio spettro di regolazioni per consentire ai piloti di poter contare sul miglior assetto possibile della vettura. Anche l’impianto frenante ha subito una revisione, con pinze e dischi (ora di 400 mm all’avantreno) di nuova concezione. Completamente inediti, invece, i cerchi forgiati della 296 GT3, sviluppati e omologati in esclusiva da Rotiform per questo modello.

La 296 GT3 beneficia di una estesa rivisitazione dell’elettronica rispetto alla 488 GT3. Sia l’hardware che il software di controllo sono specifici per questa vettura e possono contare su componenti e programmi all’avanguardia e sviluppati appositamente per il mondo delle corse. Il cuore del sistema elettronico è la centralina MS7 Bosch Motorsport con iniezione multipla, ampiamente personalizzato dagli ingegneri Ferrari con particolare attenzione per il software di controllo del propulsore.

Le integrazioni delle varie unità tramite comunicazioni CAN ad alta velocità consentono un elevato livello di precisione e reattività dei comandi alle sollecitazioni del pilota che, attraverso il volante, può controllare molteplici parametri della vettura, interagendo con la stessa in tempo reale. Dal controllo trazione all’ABS, dalle informazioni sul nuovo dashboard fino alla nuova telecamera posteriore che trasmette su uno dei tre monitor di cui è dotata la 296 GT3 immagini ad alta definizione inclusive di informazioni su potenziali sorpassi da parte degli avversari, il pilota è al centro di un universo in cui in frazioni di secondo la vettura e le sue centraline gestiscono simultaneamente milioni di parametri e dati. Questi ultimi possono essere analizzati dopo le sessioni di prove o dopo la gara grazie ad un sistema di acquisizione dati per migliorare le prestazioni e l’assetto della vettura.

Il telaio della 296 GT3, pur attingendo all’esperienza della 488 GT3, è completamente inedito ed è realizzato in alluminio. Nella sua progettazione, gli ingegneri Ferrari hanno voluto mantenere alcune caratteristiche che hanno reso la 488 GT3 la vettura di riferimento nel panorama delle competizioni GT3, come ad esempio la grande maneggevolezza e adattabilità alle più svariate tipologie di circuiti. La 296 GT3, oltre ad essere una vettura estremamente facile e divertente da guidare, è in grado di sfruttare al meglio il potenziale di aderenza offerto dagli pneumatici senza comprometterne l’integrità in pochi passaggi, a vantaggio della prestazione e della sua ripetitività.

A contribuire a questo risultato è anche l’estrema leggerezza del telaio che, nella 296 GT3, consente anche una migliore e più efficiente gestione della zavorra. La struttura di sicurezza è disegnata facendo ricorso alle più sofisticate simulazioni e alle più innovative tecnologie e ricerche, soprattutto sul fronte delle leghe e dei materiali. Al telaio viene accoppiata una carrozzeria in carbonio e, per il tetto, in alluminio. Ogni componente è stato infine ideato per agevolare le fasi di manutenzione della vettura – sia ordinaria che straordinaria – e per accedere rapidamente alle parti o ai servizi essenziali per il funzionamento. Nel progettare il telaio, non sono stati lesinati sforzi per adottare tutti quegli accorgimenti che permetteranno un più facile adattamento ad eventuali cambi regolamentari.

L’obiettivo degli ingegneri Ferrari è stato quello di creare una configurazione aerodinamica in grado di operare all’interno dei parametri omologativi, riducendo le sensibilità alle variazioni di assetto, a tutto vantaggio delle performance velocistiche, di maneggevolezza e predicibilità della vettura. Un lavoro accurato sulle forme e sui dettagli che ha portato ad un guadagno del 20% in termini di carico verticale sulla vettura rispetto alla generazione precedente.

Da questo punto di vista, la 296 GT3 vive in simbiosi con l’aria che la circonda, sfruttandola per massimizzare l’aderenza e l’handling, a beneficio sia dei gentlemen drivers che dei professionisti. La sfida vinta dai progettisti è quella di limitare la sensibilità delle forze generate dall’aerodinamica, riducendo del 20% lo spostamento di carico all’anteriore e del 40% al posteriore per una data variazione di rake, per garantire uno straordinario equilibrio a tutto vantaggio della guidabilità e della confidenza del pilota.

La geometria di tutte le componenti, da quelle del corpo vettura alle appendici alari, è stata studiata approfonditamente sia al variare delle condizioni operative, sia nelle mutue interazioni aerodinamiche, per ottimizzarne la performance e renderla robusta nei diversi contesti di gara anche in situazioni di scia dietro ad altre vetture.

Dallo splitter anteriore all’estrattore posteriore caratterizzato da un diffusore dal sofisticato disegno tridimensionale, la 296 GT3 spicca per la raffinatezza del design funzionale al raggiungimento della massima efficienza aerodinamica.

Da questo punto di vista, le operazioni per la modifica dell’assetto della 296 GT3 sono state agevolate rispetto al precedente modello, grazie ad un accesso facilitato alle componenti meccaniche ed elastiche.

Sensibilmente migliorate anche le operazioni relative ai controlli sul propulsore o sui principali sistemi accessori, per ridurre i tempi di intervento sulla vettura. La nuova Ferrari, tuttavia, si distingue in maniera importante anche rispetto ai rivali per ciò che concerne la sostituzione di parti significative della vettura.

Tanto la porzione anteriore quanto quella posteriore, infatti, possono essere rimpiazzate in pochissimi secondi grazie ad una serie di accorgimenti e soluzioni che garantiscono un rapidissimo rientro in pista in caso di danni che ne compromettano l’aerodinamica o la prestazione. In uno scenario di gare serrate in pista, tipico delle competizioni GT3, anche piccole frazioni di secondo risparmiate ai box possono determinare l’esito di una corsa.

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